Oggi salutiamo i due ragazzi di Avezzano, le nostre strade si dividono! Il cielo è grigio, ma non piove.
Ci dirigiamo verso la regione del Telemark, attraversata da Skien a Dalen da un sistema di canali, laghi e chiuse. A circa 5 Km da Notodden, incontriamo la nostra prima Stavkirke, ovvero la chiesa di legno di Heddal: bella e maestosa ( è la più grande delle chiese di legno in Norvegia) con i suoi 800 anni di vita! Si paga l'ingresso quindi facciamo solo qualche foto fuori e poi procediamo verso Dalen. Prendiamo il nostro solito acquazzone e la temperatura scende fino a 12°C.
La strada per Dalen è molto panoramica, con qualche tornantino che la rende divertente; troviamo  un'altra chiesa di legno un po' più piccola e raccolta (la stavkirke di Eidsborg), ma sempre  molto caratteristica.
Dato che il cielo non  promette bene, andiamo alla ricerca di un campeggio con camere o  cabins; troviamo una camera in un campeggio tipo ostello, con sala e cucina comuni (Buoy Camping) posto vicino ad un lago, attrattiva di molti turisti-pescatori, molto carino. 
Stasera bucato e con il riscaldamento della camera al massimo cerchiamo di far asciugare  tutto...dormiremo in costume!!!

Sveglia con il sole e partenza sul tardi in direzione Valle. Pranziamo in un'area di sosta e riprendiamo in direzione Lysebotn, ovvero verso il Lysefjord (Fiordo della Luce, lungo 42 Km) con l'intenzione di prendere il traghetto che attraversa il fiordo e di arrivare nei pressi del pulpito, il Preikestolen.

Dopo aver percorso 50 Km di una strada che serpeggia su un altopiano disseminato di laghetti sotto una pioggia battente e con 4°-5°C al massimo, dopo aver incontrato pecore sulla strada e tutto intorno, ci troviamo in cima ad una strada a strapiombo sul fiordo, scavata nella roccia.
Nonostante le condizioni atmosferiche riusciamo ugualmente a godere di questo paesaggio; i primi laghetti ci ricordano paesaggi simili a quelli dell'Alaska, gli ultimi ci hanno addirittura portati sulla luna! Prima di iniziare la discesa dall'altopiano, lo scollinamento parte da un paesaggio tipicamente artico: roccia e muschio, freddo e pioggerella...e in più un'enorme distesa di cumuli di pietra!

La strada in discesa è formata da una serie di 27 tornanti a strapiombo sul fiordo, con galleria  annessa, che portano al paese di Lysebotn, dove comincia il fiordo.

Sveglia alle 6 per essere alla banchina il prima possibile e riuscire a salire sul traghetto.

Decisamente quando siamo arrivati al porto credevamo di attendere chissa quale traghetto... un classico traghetto ....invece.... puntualissimo sulla tabella di marcia si presenta un piccolo catamarano con un altrettanto piccolo ponte-garage! Morale della favola possibilità di trasportao di solo 8macchine ma per fortuna per le moto non c'è problema... sono le prime a salire.

Immagine presa dalla webcam di Lysebotn

Biglietto a bordo. Partenza puntuale con il diluvio universale...la speranza di arrivare sul Preikestolen o almeno di vederlo dal basso si affievolisce sempre più! La traversata del fiordo in catamarano dura quasi due ore (contro le 4h30min del battello classico che passa 2 volte a settimana);  poche fermate intermedie di cui una stupefacente: sosta ad un piccolo molo di legno aggrappato al fianco di una montagna rocciosa, senza nessuna via d'accesso se non la discesa dal costone!!!

Per gente comune come noi è una cosa incomprensibile, ma nonostante la pioggia battente e incessante e la nebbia, una coppia di ragazzi (per me incoscienti) era lì "aggrappata" alla roccia, rannicchiata al precario e misero  pontile di legno, ad attendere l'arrivo della nostra barca alle 8 del mattino! ...ma che diavolo ci facevano li?? Chi glielo ha fatto fare??  Se solo il battello avesse fatto tardi o fosse stato in anticipo di 20minuti loro avrebbero dovuto attendere l'indomani per poter venir via da quella sponda del fiordo a strapiombo sulla roccia!

Giro turistico per Stavanger, con negozi e bar quasi tutti chiusi al mattino; verso mezzogiorno nel punto in cui avevamo lasciato la moto eeee...  incredibile ma vero: incontriamo i due torinesi dell'autogrill: la Norvegia è proprio piccola!
 

Dopo pranzo partiamo in direzione Bergen, servendoci anche di due traghetti.  Arriviamo a Bergen verso le 19 e dopo un giro all'ufficio informazioni passiamo in rassegna diversi campeggi in cerca di una hytte, ma niente!

Notte fredda per me, non ho dormito quasi niente! Ma oggi la giornata è dedicata a un tour della città a moto leggera. Bergen è molto carina con il suo caratteristico Bryggen, la città vecchia e il suo mercato del pesce davvero...italianizzato!!! E sì, perché quasi tutti i
banchi del pesce erano di italiani! Assaggiamo la carne di balena affumicata e acquistiamo un salame di renna per la cena.

Che fatica stare così vicino al baccalà!!! Sembro quasi un' intenditore....considerando poi che io non mangio neppure pesce!!! ...

In tutta la Scandinavia abbiamo riscontrato l'abitudine, nei supermercati e negozi, di far pagare i 'vuoti', sia di vetro che di plastica, delle birre, bibite e dell'acqua. Al momento dell'acquisto il prezzo è maggiorato di qualche centesimo di corona o di una corona, ammontare  che verrà restituito solo se il 'vuoto' verrà riportato indietro! Ce ne siamo accorti durante una delle prime soste pranzo in Norvegia; abbiamo comprato qualcosa da mangiare in un mini-market  e ci siamo messi a mangiare sui tavoli fuori dal negozio stesso. Finito di mangiare abbiamo  buttato nel cestino involucri e bottigliette di plastica e subito due bambini del posto si sono fiondati sulla pattumiera per recuperare la bottiglia! Da lì il dubbio e guardando sullo scontrino abbiamo trovato proprio la voce PANT!
 

Anche oggi, come ieri, c'é il sole e riusciamo ad arrivare alla temperaura massima di 18°C.
Partiamo in direzione Voss risalendo un fiordo e percorrendo molte gallerie (proprio oggi che c'é il sole!). Pranzo a Flam e poi riprendiamo percorrendo un tunnel lungo 24,5 Km in 25 minuti caratterizzato da tre zone illuminate da neon di colore blu...giusto per risvegliare un po' gli autisti!

I TROLL 

I troll sono delle strane creature che fanno parte del folklore norvegese. Vivono nelle foreste, accanto alle cascate o ai torrenti o sulle cime delle montagne e la leggenda vuole che i troll vivano nell'ombra e nel buio perché, se dovessero esporsi alla luce del sole, verrebbero direttamente trasformati in pietra! I troll hanno forme e dimensioni diverse, ma 
hanno delle caratteristiche comuni: lunghi nasi, orecchie sporgenti, code pelose, 4 dita delle mani e dei piedi e una folta peluria. Ci sono anche troll a più teste o con più di due occhi, caratteristiche che li rendono spaventosi! 
Nella bassa Norvegia c'é anche una strada a loro dedicata, la Trollstigen, posta a sud di Andalsnes; è una strada puntellata di cascate (la Stigfossen 180 m) e cascatelle ed è costituita da una serie di 11 tornanti che ridiscendono in valle. Alla fine di questa strada (o all'inizio a seconda di dove si parte!) è anche possibile trovare un cartello davvero unico: il cartello stradale di pericolo attraversamento troll!!!

Stamane ci siamo svegliati con la sorpresa.... quando abbiamo aperto la cerniera della tenda dinanzi alla nostra piazzola ci siamo ritrovati un condominio di 12 piani.... avevamo piantato la tenda in riva al fiordo in mezzo ad una stretta gola tra le montagne e ci siamo rotrovati la mattina dopo con una enorme nave da crocera davanti!

Una nave oceanica nel campeggio

Sveglia con il sole che ci accompagnerà per gran parte della giornata. Iniziamo il nostro percorso con la "strada delle aquile", 11 tornanti che serpeggiano su una parete a strapiombo sul Geirangerfjord e che terminano in un magnifico belvedere.

Geiranger Fjord

Arrivati ad Eidsdal prendiamo il traghetto che attraversa il Norddalsfjord e porta a Linge da cui si prosegue, attraverso il TrollPass,  per la famosa "Trollstigen" (il sentiero dei troll).   Prima di giungere al sentiero dei troll si attraversa il "paese delle fragole", Valldal, disseminato di campi di fragole e caratterizzato dal buonissimo e invitante profumo delle fragole stesse.

Troll Pass

Percorriamo la Trollstigen un po' delusi perchè ci aspettavamo grosse pendenze e  tornanti più difficili invece è poco meno del nostro famoso Passo dello Stelvio (versante altoatesino), ma sicuramente è un tratto caratteristico per la gran quantità di cascate e acqua che scorre ovunque. Facciamo la foto di rito al singolare cartello di 'pericolo attraversamento troll' e poi riprendiamo per Molde. 
Traghetto per attraversare il Langfjord e barriera a pedaggio...con corsia preferenziale per le moto che non pagano, come spesso accade in Norvegia. Il tempo inizia a cambiare e una fitta  foschia e nuvole basse ci accompagnano mentre percorriamo la "strada atlantica" non facendoci godere al massimo lo spettacolo del paesaggio.
Decidiamo quindi di fermarci sull'isola di Averoya per la notte per provare a rifare la strada l'indomani, magari sotto il sole!

LA STRADA ATLANTICA - The Atlantic Road

La strada atlantica (Atlanterhavsveien) procede zigzagando su ben 8 ponti che collegano 17 isole rocciose e congiunge Vevang all'isola di Averoya. E' quindi situata a nord di Molde ed è davvero uno spettacolo! Ci sono dei punti in cui non si vede il seguito del ponte e sembra quasi di procedere dritti nell'oceano, tanto è a campana il ponte stesso!

Il paesaggio è da fiaba e c'è un silenzio quasi irreale! Eppure le isole, anche alcune molto piccole, sono abitate e l'occupazione tipica è ovviamente la pesca e l'essiccazione del pesce.

Le strade turistiche norvegesi:  http://www.turistveg.no/
 

Sveglia: sull'isola c'é un silenzio quasi irreale! Partiamo verso la strada atlantica, anche se il tempo non è molto meglio di ieri, e ci dirigiamo verso Kristiansund prendendo il traghetto da  Bremsnes. Giro sul porto e foto alla statua della pescatrice e poi via verso Trondheim! Il solito  abbiocco mi prende; la strada è noiosa e faccio fatica a stare sveglia, ma ci pensano a svegliarmi le 60 NOK di pedaggio sulla strada (forse l'unico pedaggio pagato in tutto il viaggio) e il traghetto da Kanestraum ad Halsa.
Arriviamo a Trondheim e visitiamo la città, che non è proprio entusiasmante.
Ci sono un mucchio di italiani e conosciamo una coppia di motociclisti romani e un gruppo di tre motociclisti genovesi che ritroviamo tutti al nostro stesso campeggio.

Il camping si trova a 18km dal centro di Trondheim e è prenotabile tramite l'ufficio turistico!