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Introduzione | Piantine | Report
(Prima parte) |
Report
(Seconda parte) |
INDICE VIAGGI |
Ripercorriamo quindi in deserto in senso opposto a quanto fatto il 2° giorno e in un orgasmo di curve grippose e regolari giungiamo in prossimità di Casta da dove parte il sentiero per Saleccia! |
Queste immagini non rendono giustizia... il fondo in alcuni punti e messo veramente male |
Dopo pochi metri siamo già alle prese con enormi massi sparsi
per il terreno e una costante coltre di sabbia bianca finissima...e sbam,
il collettore inferiore (sotto la coppa dell'olio) prende il suo primo
colpo basso... scopro, poi, che talmente pestato da occludere quasi a metà
il condotto del 4 in 2 in 1 :-(( ....vabbè inutile particolareggiare
i restanti 11,6km percorsi in poco più di 1h con le gambe a stretto
contatto con l'infernale temperatura di radiatore e carter motore!
Giunti alla conclusione dell'interminabile sentiero (pescoso con fatica anche da enduro fuoristradistiche tipo Africa Twin e TDM) ci si para davanti una spiaggia di finissima sabbia bianca e dal mare color turchese come solo nelle locandine di viaggi tropicali avevo mai visto.... peccato solo che il sottocosta era disseminato di barche e barchini che avevano scaricato a riva centinaia di famigliole a pranzo! :-(( |
Vabbé.... il peggio deve ancora venire... il ritorno....!
Sì perchè per venir via bisogna ripercorrere a ritroso i
famigerati 12km di saliscendi, tortuosi, sabbiosi e rocciosi...! Sarà
la stanchezza, o la voglia di arrivare pesto sull'asfalto ma negli ultimi
4km ci siamo sdraiati ben 2 volte! Per ben due
volte infatti ci siamo trovati con entrambe le ruote affondate nella sabbia
senza via di scampo e abbiamo dovuto lasciar adagiare sul fianco la nostra
amata Lamù, per fortuna sono state entrambe "cadute" da fermo e
non ci sono stati assolutamente danni materiali eccetto un mio branding
sul polaccio sinistro nel vano tentativo di sorreggere la moto!
Ho sfoggiato così per un mese il mio tatuaggio a fuoco sul polpaccio in cui si leggeva chiaramente la scritta Honda proveniente dal carter sinistro dell'alternatore! |
Queste immagini non rendono giustizia... il fondo in alcuni punti e messo veramente male (peggio di quello che si vede) |
Il rientro è stato fantastico come al solito attraverso il serpeggiate deserto e poi diritti fino al capeggio ...dove ci avrebbe accolto una spiacevole novità!
Giunti in campeggio in sera tarda, dopo esserci fermati per cena a I'lle
Rousse, scopriamo che durante la giornata il camping è stato
preda di una bufera di sabbia e ora l'esterno e, soprattutto, l'interno
della nostra tenda sono completamente coperti da una insidiosa sabbietta
fine. Non ci reta che fare le pulizie di pasqua anche alle h22 del 2 Agosto!
6° Giorno - Trasferimento
Porticcio si presenta come una città nata esclusivamente
per il turismo: centri commerciali, porto limpido e pulito per barche private,
ristoranti e locali con luminosissime insegne ...quasi una piccola Las
Vegas! Pranziamo in un bar e poi proseguiamo fuori città in
cerca di un campeggio ove piantare la nostra casetta!
Il campeggio prescelto (Europa2000) è grande pulito e apparentemente tranquillo (cosa che si verrà terribilmente a sciupare con l'arrivo di una colonia di 200 ragazzini francesi in vacanza)! |
7° Giorno - Relax
Oggi è il compleanno di Samantha, quindi relax! Non m'azzardo
a proporle un altro tour fisicamente devastante come quello del 4°giorno
e dedichiamo l'intera giornata a dormire letteralmente in spiaggia all'ombra
di un pareo magnificamente studiato ad arte a costituire un ombrellone
per il caldo sole!!
Per cena ci rechiamo a scoprire la vicina Ajaccio (25km).... una delusione,
caos come a Milano, disordine e soprattutto carente dal punto di vista
della ricettività turistica... una su tutte: alle 19.30, di giorno
di agosto, tutti in negozi sono già inesorabilmente chiusi fino
all'indomani!
8°Giorno - Piove
Oggi il programma era di andare a visitare le coste che si trovano
oltre il promontorio di Coti-Chiavari (a sud) però il tempo non
è clemente e ci svegliamo sotto un temporale. Tra un pisolino e
l'altro, tra un pranzo e l'altro la giornata trascorre veloce in campeggio!
Verso pomeriggio le condizioni meteo migliorano e decidiamo per il bucato
e per i piccoli lavori di casa!
9°Giorno - Recupero
giornata persa
Mi sveglio di buon mattino (h6.20) e decido di rinvigorire un po' il
fisico con una salutare corsetta in riva al mare e scopro che da queste
parti è una usanza abbastanza diffusa e mi trovo sul lungomare in
compagnia di molti altri podisti mattinieri!
Tornato in campeggio, verso le 8.20, mi lavo e mi preparo a svegliare
Samantha ma quando m'avvicino alla tenda la trovo sveglia, con gli occhi
ancora assonnati che mi cerca nel sacco a pelo vuoto ...buongiorno dormigliona
:-)))
10°Giorno - Di nuovo
in viaggio verso nord
Macinaggio è un tranquillissimo centro abitato che vive attorno
al suo piccolo porticciolo e al turismo estivo portato dal porto che è
facilmente raggiungibile da molti natanti siti sulle coste italiane di
Toscana, Liguria e Lazio!
11°Giorno - "Sentiero dei doganieri" - "Sentier du Douanier"
Oggi ci sentiamo in vena di avventure a piedi e c'inoltriamo di buon mattino (h.9) nel sentiero dei doganieri che cammina lungo la costa di Capo Corse da Macinaggio a Centuri in un continuo susseguirsi di baie e calli collegate da impervi sentieri nella fitta macchia mediterranea.
Ci fermiamo poco dopo l'isola di Finocchiarola (chiamata così
perché cresce un tipico finocchio selvatico) giungiamo alla "Baia
Genovesi": una sperduta ansa di roccia bianca e spiaggia sabbiosa con
alle spalle solo macchia mediterranea con di fronte un mare cristallino
e piatto (piccola nota di colore: migliaia di ricordini lasciati dalle
mucche al pascolo nei giorni precedenti)
Peccato che poi nel giro di un paio d'ore si sia riempito d'ogni specie di essere umano guastafeste! |
Cala Genovesi |
12°Giorno -
Dito tour
Decisamente non ho mai percorso un tratto di strada più suggestivo di questo... da Centuri a Nonza si percorre una strada che aggrappata al fianco di un ripido dirupo a strapiombo sul mare che si snoda in curve, tornantini, piccoli fiordi e saliscendi tutti senza parapetto, gaurd-rail o cordolo! Ogni curva sembra puntare verso l'infinito e sinceramente, a procedere da nord a sud in moto, difficilmente riuscirete a tenere la destra della vostra semi carreggiata e la velocità calerà enormemente! ...inutile parlare... bisogna farla per capirla... qualcosa di fantastico, emozionante!
Nonza è un centro medioevale arroccato su di un cucuzzolo a strapiombo
sul mare con una enorme spiaggia grigia ricordo della miniera d'amianto
(ormai abbandonata) che si incontra lungo la strada aggrappata al fianco
della montagna!
Il ritorno verso base è fatto a ritroso fino a Pino dove deviamo
sulla D180 attraverso il colle ove svetta la Tour Seneque (Torre
di Seneca) e successivamente attraverso l'abitato di Luri!
Segnalazione importante.... lungo le strade di Cap Corse non ci sono distributori!! Fate bene i conti col vs serbatoio ...personalmente sono rientrato a Macinaggio incrociando le dita!! Più che altro perchè l'indomani avrei dovuto raggiungere Bastia ed a Macinaggio non ci sono benzinai! |
13° Giorno
Giunti a Bastia e fatti i biglietti (c'è sempre posto per le moto) trascorriamo un paio d'ore bivaccando, modello accampati, in una piazza adiacente al porto pranzando con un panino e attendendo l'arrivo della nave.
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