LE   TECNICHE

nel  Qwan Ki Do





 
 
 
 
 
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Con il termine Tecnica  nel  Qwan Ki Do si intendono molte cose:  ci sono  le  tecniche interpretate come ogni  singolo colpo (di pugno, di piede, di gomito ecc..), spostamento e/o  posizione;  vi sono  le "sequenze" da programma ossia un prestabilito insieme di elementi che prevedono l'esecuzione di determinati colpi in determinate posizioni e seguendo rigorosi movimenti  il tutto da effettuare singolarmente e in coppia.
Vi sono poi le tecniche di verifica, che permettono di mettersi alla prova per valutare oggettivamente il livello della propria preparazione raggiunta.  Tali prove sono richieste e previste per accedere al grado di Cintura Nera e quindi a gradi superiori e sono le spettacolari e ricche di significato Tecniche di rottura.
 
 

Volendo tabellare come a cercare di raggruppare le principali tecniche del Qwan Ki Do  è  possibile organizzarle nel seguente modo:

Colpi Tecniche  di  mano  (THU  PHAP) Tecniche  di piede  (CUOC  PHAP)  
M° Siro
Posizioni 
(Tan Phap)
Alte  (TONG  BO) Medie  (TRUNG  BO) Basse  (HA  BO)
Sequenze  LIEN THU
(Progressioni base)
DOC LUYEN
(Eseguite singolarmente)
SONG  LUYEN
(Eseguite in coppia)
SONG  DOI
(Scambio predefinito di tec. da combattimento)
QUYEN
VAT
(Proiezioni)
CAM  NA
(Leve)
Forbici "Difesa personale"
Rotture Di  mano/gomito Di piede  Tibia,  ecc...  

M° Riccardo  Zucca (Centro Tam Cuong)


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Tecniche  degli  animali

Nel Qwan Ki Do  sono contemplate anche le tecniche degli animali proprie degli Stili che compongono il Metodo.
Questi movimenti derivano dallo studio degli animali (da parte dei Grandi Maestri di Arti Marziali) i quali  difendendosi e attaccando sprigionano una aggressività straordinaria che trovano nella destrezza, nella velocità, nella morbidezza e nella  forza la loro efficacia.



Tecniche  di  rottura

Le prove di rottura figurano nel programma d'esame delle Cinture Nere.   La loro pratica è strettamente legata alle tecniche di concentrazione, rilassamento e respirazione.
I praticanti che raggiungono un livello tecnico relativamente elevato non possono provare la potenza e l'efficacia dei loro colpi con un compagno durante gli allenamenti e questo ci porta a dover impiegare degli oggetti (solitamente tegole o assi di legno o  blocchi di ghiaccio) sui quali  volgere  la propria concentrazione.

Sicuramente sono uno degli esercizi più spettacolari e accattivanti per il pubblico durante una dimostrazione di Qwan Ki Do ma è importante non farsi affascinare unicamente dal gesto in se, bisogna vedere oltre e trovare dietro a quell'oggetto rotto un atleta, un praticante di un Arte Marziale, un uomo (o donna) che è andato oltre alle proprie paure o incertezze, che ha  messo in discussione l'efficacia della propria tecnica.

"Le prove di rottura che si vedono durante le varie dimostrazioni, a cui si può assistere, non sono che la fine di un lungo cammino e l'inizio di  un altro che ci porterà più lontano"

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Ginnastica TAH THE
L'arte di riscoprire se stessi in armonia con il mondo.   Il lontano Oriente  ce ne riporta il fascino attraverso il Maestro Pham Xuan Tong;  è come attingere alla fonte.
Scampato alla catastrofe del suo paese,  addolcito dall'esperienza, ritemprato dai successi, egli ci tramanda il Tam The (letteralmente cotone/ferro, ma anche cuore/uomo) originato dai Tai Chi Chuan dell'antica Cina.

In pratica si tratta di una serie di movimenti  lenti e controllati,  ad imitazione, per esempio, degli animali (gru, tigre, orso...).   Tutti i muscoli vengono attivati, i tendini sollecitati, i nervi stimolati.      In  questo  insieme di gesti si ricerca il punto dell'energia vitale (Khi) racchiuso in ognuno di noi, se ne prende coscienza, lo si controlla, lo si sposta verso un arto... poi verso l'altro;  poi in un punto del nostro corpo divenuto oramai, sotto il nostro volere, in contenitore, ed  infine lo si immette nella testa, nel nostro cuore,  nel nostro intimo più nascosto, dove troppo spesso si assopisce  recondito il nostro vero io.

Si sta con se stessi,  che è così raro e si impara a conoscersi.
 
 



I Numeri

Un'ultima cosa da aggiungere, non tatnto a riguardo delle tecniche, è la numerazione.   Infatti durante gli  allenamenti di Qwan Ki Do è usato contare  in  Vietnamita  usando percio' la seguente numerazione che presto viene imparata dai praticanti già dalle primissime lezioni:
 
1 Uno Mot  
6
Sei Shau
2 Due Hai
7
Sette Bay
3 Tre Ba
8
Otto Tham
4 Quattro  Bon
9
Nove  Cin
5 Cinque  Nam 10 Dieci Muoi
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Il  Qwan Ki Do  pur  piantando le proprie radici in un passato molto remoto è comunque un Arte in continua evoluzione.    La  World  Union controlla e supervisiona l'uniformità delle tecniche in ogni nazione in cui è presente garantendo una diffusione  rigorosa del metodo Quan Ky senza subire  alterazioni.
Ogni tecnica sopraccitata  è oggetto continuo di studio e revisione da parte dello stesso M° Pham Xuan Tong ed è anche per questo che le varie commissioni tecniche organizzano sovente  stage e aggiornamenti formativi  a coloro che con il loro impegno e la loro passione si prodigano a divulgare, promuovere e insegnare quest'Arte millenaria.
 

Per questa continua evoluzione e continuo studio e approfondimenti degli stili  in cui è radicato il QKD  è  segnalato il link al sito ufficiale della W.U.Q.K.D.
 
 


 

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Ultimo  aggiornamento:     28/01/2004