AREZZO | PERUGIA / Passignano s.t. | ASSISI |
SPOLETO | TODI | GUBBIO |
URBINO |
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Passignano s.t.
Famoso centro cantieristico e turistico, di origine etrusco-romana, situato (m. 289) sulla sponda settentrionale del Trasimeno. Il suo nome viene da Passum Jani (Passo di Giano). Il nucleo antico si presenta ancora cinto da mura e con aspetto medioevale, con un intrigo di viuzze che, costeggiando case quattrocentesche, sale dalle rive del lago fino alle torri della parte alta |
Il Palio delle Barche
La manifestazione rievoca un episodio risalente al 1495, quando alcuni fuoriusciti perugini riuscirono a salvarsi dai nemici salpando con una imbarcazione da Passignano. Si corre l'ultima domenica di luglio. Partono dalla boa le quattro barche dei rioni con due rematori ed un portabandiera. All'arrivo al pontile questi cede lo stendardo alla staffetta a terra, che, issata la barca sulle spalle del primo equipaggio, inizia la velocissima corsa all'interno del centro storico. Al pontile lo stendardo torna al portabandiera che salta di nuovo nella barca per l'ultima fatica dei rematori.
In questa piccola cittadina adagiata sui contrafforti del monte Subasio è normale che tutte le cose parlino di San Francesco, anche quelle forse a Lui e a sua "Sorella Povertà" più lontane. |
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Link di Assisi
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Importante centro umbro, dal III secolo a.C. gravitò nell'orbita
romana, fino a divenire colonia, con il nome di Spoletium, nel 241 a.C.
La città restò sempre fedele a Roma, soprattutto durante le guerre puniche, quando respinse valorosamente Annibale. Intorno al 100 a.C. fu, secondo quanto riferisce Cicerone, una delle più belle e ricche colonie del centro Italia, e nel 90 a.C. fu Municipio "optime jure" iscritta alla tribù Horatia; patria di Caio Melisso, bibliotecario di Augusto. La città seguì le vicissitudini dell'Impero: cristiana fin dal IV secolo, subì varie invasioni barbariche – vi passarono Teodorico, Belisario, Totila, Narsete. |
Con l'insediamento dei Longobardi in Italia Spoleto fu posta a capo di un importante Ducato, che iniziò nel 569 con Faroaldo I. Con la caduta dei Longobardi alla guida del Ducato subentrarono i Franchi, e quando l'impero carolingio venne smembrato, i duchi di Spoleto tentarono addirittura di conquistare la corona imperiale: il progetto non poté attuarsi per l'intervento dalla Germania di Federico Barbarossa il quale, sceso in Italia per incontrare il Papa, distrusse la città nel 1155. Contesa tra Impero e Papato, Spoleto entrò a far parte dello Stato della Chiesa nel 1247. Dopo lunghi anni di lotte tra Guelfi e Ghibellini, la città venne pacificata dal cardinale Albornoz e divenne un centro piuttosto importante: tra i suoi governatori vi fu anche Lucrezia Borgia, nel 1499. |
Spoleto attraversa secoli di storia nell'immobilismo dello Stato Pontificio, tra alterne vicende, ma sostanzialmente senza alcuna scossa fino all'occupazione francese: la città diventa capoluogo del Dipartimento del Trasimeno, superando per importanza la stessa Perugia. Dopo la Restaurazione Spoleto è sede di Delegazione Pontificia: fino al 17 settembre 1860, quando entra a far parte dell'Italia unita. Spoleto è città magnifica: un susseguirsi di angoli caratteristici e suggestioni storiche; un luogo in cui comprendere l'importanza del rapporto tra uomo e natura, e tra storia e paesaggio; un luogo magico, armonico, scenario perfetto per accogliere meraviglie e incantamenti del Festival dei Due Mondi. |
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Link di Spoleto
http://www.comune.spoleto.pg.it/
Non conosciamo l'anno preciso in cui la città di Todi viene
fondata - alcuni cronisti parlano del 1955 a.C. - ma sappiamo con certezza
che è abitata prima da tribù umbre e poi dagli etruschi.
Il nome deriva dal termine "tular", confine: la città per lungo tempo segna il confine tra i territori umbri e quelli etruschi. Nel III secolo a.C. i romani conquistano l'Umbria e dal IV secolo in tutta la regione si diffonde il Cristianesimo: a Todi arriva con S.Terenziano, primo vescovo della città e martire sotto l'imperatore Adriano. Importantissima anche la figura del vescovo Fortunato, che guida i tudertini nella difesa contro i Goti. Nel Medioevo Todi assume l'aspetto di un castello feudale: è controllata da potenti feudatari quali i conti Arnolfi, i conti di Montemarte e gli Atti. |
Dopo il mille la città si espande e tornano a fiorire artigianato
e commercio: cominciano ad affermarsi i capi delle corporazioni artigiane,
i Priori, e Todi è libero comune dai primi anni del XII secolo.
Nel 1236 nasce in città Jacopo dei Benedetti, detto Jacopone, una delle maggiori figure della tradizione francescana. Dopo l'epoca delle signorie e dei signori della guerra che dominano la città, Todi passa definitivamente sotto il controllo dello Stato Pontificio, che termina nel 1860 con la nascita del Regno d'Italia. Il XX secolo ha testimoniato nel mondo la bellezza di Todi, l'armonia delle sue forme, lo splendore della sua campagna, e ha fatto di questa città umbra una meta ambita dai viaggiatori di tutto il mondo: alcuni restano a viverci per sempre |
Gubbio – Iguvium – fu antichissimo insediamento umbro, testimoniato dalle famose Tavole Eugubine: trattasi di 7 lastre in bronzo – attualmente visibili presso il Museo Civico - rinvenute nel XV secolo, scritte in lingua umbra, utilizzando sia l'alfabeto etrusco che quello latino, fondamentale documento epigrafico della civiltà umbra; risalenti probabilmente alla fine del II secolo a.C., riportano notizie di carattere religioso, indicazioni di luoghi e riferimenti all'ordinamento della città nel suo periodo più antico.Alleatosi con Roma all'inizio del III secolo a.C., Gubbio divenne nel 90 a.C. Municipio facente parte della tribù Crustumina.Centro assai sviluppato durante l'Impero, venne in seguito distrutto da Totila. |
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La città tornò a fiorire dopo il 1000 e dal XI secolo fu libero Comune, inizialmente ghibellino, quindi guelfo.Nel 1350 Gubbio divenne Signoria governata dai Gabrielli e dopo alterne vicende – ribellioni, interventi da parte dello Stato Pontificio, governo popolare – la città si pose sotto il dominio dei Montefeltro di Urbino, vivendo un lungo periodo di pace e prosperità.Nel 1508 ai Montefeltro successero i Della Rovere e l'ultimo membro di questa famiglia cedette la città al Papa nel 1624; nel1860 entrò a far parte del Regno d'Italia. |
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Gubbio è certamente una delle più caratteristiche e pittoresche città non solo dell'Umbria, ma d'Italia, grazie al quasi intatto aspetto medievale: situata nella parte più alta di un altipiano ai piedi del Monte Ingino, presenta una struttura urbanistica piuttosto semplice, ovvero cinque strade parallele situate a diversi livelli sul pendio della montagna e collegate tra loro da vicoli e gradoni. |
La struttura degli edifici è prevalentemente romanica, con inserimenti di archi ogivali; tipica della città è la cosiddetta "porta del morto", un'apertura più stretta e posta più in alto della porta principale, attraverso la quale, secondo la tradizione, si facevano passare le bare dei defunti. Molto più attendibile l'interpretazione secondo la quale queste aperture conducevano semplicemente all'interno delle abitazioni, poste al di sopra di fondi e botteghe: togliendo via, di notte, le scale di accesso, le case diventavano più sicure, persino nel fosco Medioevo. |
La città di Urbino ha origini lontane e il Poggio, il colle dove sorse "Urvinum Mataurense" divenuto municipio romano probabilmente dopo la "Lex Julia Municipalis" che Giulio Cesare fece varare nel 48 a. C., fu abitato fin dalla preistoria. In epoca romana Urbino ebbe il carattere di città fortificata, per la sua importante posizione strategica, e fu dotata di solide mura. Ciò non impedì a Belisario, generale bizantino, di conquistarla, seppure prendendola per sete a causa del prosciugarsi di una fonte, strappandola così ai Goti nel dicembre del 538. Sotto i bizantini, Urbino fu inserita, insieme a Fossombrone, Iesi, Cagli e Gubbio, nella Pentapoli Annonaria; nel 568 subì una prima invasione longobarda che si protrasse fin verso la fine del secolo, per poi ripetersi con Lituprando all'inizio dell'VIII secolo. |
Link di Urbino
http://www.turismo-marche.com/urbino/iturbinostoria.htm
http://www.info-net.it/urbino/
http://www.comune.urbino.ps.it/
http://www.provincia.ps.it/
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