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Introduzione | Piantine | Report
(Prima parte) |
Report
(Seconda parte) |
INDICE VIAGGI |
Introduzione |
Viaggiare e campeggiare con la moto |
La lingua e i francesi |
Acqua... no BIRRA! |
Capitolo furti moto |
Ecco la disposizione dei bagagli su Lamù: Due borse laterali morbide, uno zaino (21L - utile per le escursioni sull'isola) e una borsa da serbatoio. La tenda in nostro possesso è una semlice e pratica tenda ad igloo acquistata presso la Decathlon (Alplaz3 +Light); una tenda 3 posti (due per i motociclisti e uno per i bagagli, tute e caschi) il cui punto forte è la compattezza e leggerezza.... quando la si piega la sacca non pesa più di 3,5kg e ha le dimensioni approssimative di un parrallelepipedo di 40x16x16cm.... veramente piccolo e pratico per l'uso motociclistico. Il primo giorno, alla partenza, la tenda era correttamente ripiegata all'interno di una delle borse laterali ma già al secondo giorno abbiamo ritenuto più comodo arrangiarci e legare il piccolo saccotenda al maniglione posteriore di Lamù! I sacchi a pelo invece, una volta piegati, hanno la forma e la
misura di una bottiglia d'acqua da 1L con un peso approssimativo di 400g
e, in viaggio, facevano bella mostra di loro appesi alle fettucce
laterali dello zaino.
Non servono accorgimenti particolari per affrontare una vacanza in campeggio con al seguito la propria moto solo molto buon senso nel segliersi la piazzola e nel piantare la tenda avendo l'accortezza di tenere il più vicino possibile il proprio cavallo d'acciaio. Un'ultimo consiglio è quello di costruirsi dei teli copricasco in cotone pesante per potervi riporre il casco e portarlo sempre con se, anche in spiaggia! Da portare con voi
Per il campeggio ricordatevi uno spago per stendere e qualche spilla da balia per appendere il bucato (risultano più pratiche e meno ingombranti delle mollette da bucato)! |
La lingua e i francesi:
Conoscere il francese non è assolutamente necessario per viaggiare in corsica.... La lingua Corsa è diversissima dal francese, è molto più simile all'italiano... sembrerebbe un mix di sardo e di genovese con qualche sfumatura celtica! E' risaputo che i Corsi, nel loro profondo, odiano i Francesi continentali e questo lo si capisce subito leggendo i cartelli stradali: tutti (o quasi) riportano i nomi delle località sia in lingua locale Corsa che in lingua nazionale Francese ma il più delle volte quest'ultima è cancellata, coperta o storpiata! Il turista italiano troverà quindi una calda accoglienza dai corsi che dopotutto vivono molto sul turismo estivo italiano! L'odio per la francia continentale si rispecchia anche nella scarsa presenza di agenti dell'ordine (gendarmi) e polizziotti che, essendo sotto la direzione di Parigi, non sono amati dai residenti locali! A girare per l'isola pare che la parte dei leoni la facciano i vigili
del fuoco disseminati in ogni dove e evidentemente benvoluti dalla
popolazione!
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Attenzione.... se siete amanti della birra sappiate che in Corsica si producono birre uniche... sia chiare che rosse aromatizzare! Torrà mirto e Torrà macchia sono secondo me decisamente sublimi! PS. Purtroppo è poco diffuso l'uso di spillatori e vi dovrete accontentare spesso di birre in bottiglia |
Birra ambrata Pietra |
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Birra chiara e leggera - Serena |
Birra chiara - Colomba |
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Acqua
Se proprio non potete fare a meno di bere acqua ricordate che la Corsica, contrariamente alla Sardegna, è un'isola piena di corsi d'acqua, sorgenti naturai e potabili. Nei bar/ristoranti
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Purtroppo è vero: la Corsica è famosa anche per essere stata spesso fatale per le moto di ignari turisti italiani... Prima di partire in molti mi avevano messo in guardia sui ladri di motociclette targate ITALIA e su furti di caschi quindi ho cercato d'aver sempre la mia piccola sottocchio e di portare sempre con me i caschi (buona idea qualla di farsi dei teli copricasco in cotone pesante). Credo che, comunque, non sia più pericoloso che posteggiare in centro a una grossa città italiana o in qualche viuzza disabitata di periferia! quindi.... godetevi la vostra vacanza ...se proprio dev'essere destino non ci potrete mai far nulla!! |
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1° Giorno 29 Luglio
2004 (Monza sveglia h.5.40)
Partire per una vacanza in Corsica in moto richiede veramente
pochi accorgimenti... non serve premeditare nulla di particolare...
basta avere una tenda qualche indumento di ricambio, molta voglia di avventura
e desiderio di piega e si può partire!
Arrivati al porto ci si dirige al molo per gli imbarchi ai traghetti e si va in cerca della biglietteria.... meglio se con un ora di anticipo! E' bene ricordare che è discrezione del personale portuale e marittimo imbarcare moto e motorini per primi o per ultimi ma solitamente dovendo occupare le aree laterali della stiva saremo i primi a salire! |
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(Piccolo suggerimento per il traghetto: se viaggiate carichi con magari zaini e borse appresso e non legate alla moto e magari indissate tuta e stivali può essere molto conveniente e accogliente prendere una cabina per potersi rilassare; si sente anche molto meno il mare!) |
Arrivati a Bastia non ci resta che decidere dove volgere lo sguardo! ...mah... non ne abbiamo la minima idea... uno sguardo alla cartina stradale e via verso sud lungo la litoranea giusto per allontanarsi dal caos e dalla frenesia del centro di Bastia! |
Circa un'ora di strada e ci accorgiamo che siamo in terra francese da
un'ora ed ancora non abbiamo iniziato effettivamente la nostra vacanza
e soprattutto non
sappiamo ancora dove andare. Beh, decidiamo di cercare un campeggio
per piantar la tenda e goderci almeno un paio d'ore prima della cena!
Arriviamo a Prunete, all'incirca a metà della costa orientale
della Corsica (quella che s'affaccia all'Italia) e troviamo un piccolo
camping immerso un bosco a pochi
metri dal mare e decidiamo di fermarci qui!
Pochi istanti per scegliersi uno spiazzo e cominciamo a piantare la
nostra casetta per questa notte, tempo 20minuti siamo già in costume
e ciabatte diretti verso la
spiaggia raggiungibile attraversando il campeggio... fantastico ...tuffarsi
in mare e rilassarsi a pochi metri dalla propria tenda!
Arrivata l'ora di cena ci accorgiamo di essere praticamente in mezzo
al nulla! In un raggio di 15km dal campeggio non c'è niente e nessuno,
non un ristorante, bar o
osteria... nulla! Per cenare dobbiamo avventurarci verso l'entroterra
e... fantastico, in pochi chilometri (massimo 5 o 6) ci troviamo già
a 600m di quota a Cervione un paese arroccato sul versante di una montagna
ove finalmente troviamo dove mangiare!
Cervione - Di fronte al mare di Prunete ove
avevamo il camping
2°Giorno -
Cambio di rotta
L'indomani mattina decidiamo di levare le tende di buon ora (si fa
per dire) e di ritornare sui nostri passi e raggiungere l'altro versante
della Corsica: la costa occidentale!
Per fare cio' ripercorriamo verso nord la strada che ci ha condotti da bastia per poi inerpicarci attraverso la brulla terra del nord fino a Sanit Florent. |
Piccola cittadella molto turistica e decisamente molto “inn”! Vive praticamente attorno al suo porto e attorno ai suoi visitatori...!!
Proseguiamo il nostro trasferimento verso I’Ile la Rousse attraversando il Desert des Agriates: non un vero e proprio deserto come lo si pensa ma oltre 40km di nulla ci separano dalla prossima visione del mare!! Il deserto altro non è che un altopiano roccioso e caratterizzato dalla completa assenza di alberi e piante spontanee solo erba e arbusti ricoprono i dolci pendii di questi colli.
Una strada fantastica, un contino susseguirsi di curve, tornantini,
rettilinei e scollinamenti... un asfalto perfetto: aderenza enorme, nessuna
buca, nessun avvallamento e
nessuna frattura del manto stradale... Oltre 40km di delirio per un
motociclista!
La conclusione del deserto arriva brusca dopo una ripida discesa da
uno scollinamento (quasi un passo alpino), poche curve e nuovamente ci
si trova d'innanzi al
mare e in tutta la sua bellezza ci si mostra la baia e la spiaggia
di Ostriconi!
Proseguiamo per ancora una 30ina di km lungo una continuo susseguirsi
di sali-scendi della costa fino a raggiungere la meta: Algajola;
piccolo centro abitato poco
dopo il più rinnomato Isula Rossa (o I’Ile la Rousse)
3° Giorno - Relax
Oggi la giornata intera sarà dedicata al mare, alla spiaggia
e alla scoperta delle scogliere incantate dal mare limpido che corrono
lungo tutto il golfo di Algajola.
Il campeggio è proprio a ridosso della costa sabbiosa e spiaggia libera (del resto tutta la Corsica non esistono lidi privati) e possiamo quindi gironzolare liberamente in ciabatte senza preoccuparci troppo di cosa portarci dietro! |
4°Giorno - Gita nell'entroterra
Oggi la mia indole antispiaggista mi porta a programmare una gita alla scoperta dell'entroterra... decidiamo di puntare verso sud destinazione Galéria. Giunti quasi a Calvì prendiamo la strada interna che ci porta a costeggiare l'aeroporto di Calvì (poco più che una pista in terrabattuta stile paese del centr'africa) e ci dirigiamo verso l'altopiano; rapidamente scolliniamo in un tipico paesaggio americano di qualche desolante altopiano del Colorado! |
La strada per Galéria è sempre più stretta e serpeggiante
sui verdi fianchi delle montagne e purtroppo l'asfalto peggiora sempre
più.... buche, fossi, ciottoli, ghiaia e terriccio mi costringono
a diminuire drasticamente l'andatura e con esso la tabella di marcia si
dilata enormemente sfalsando i nostri propositi di giungere entro breve
alla meta!
Galeria ha la tipica aria da paesino di pescatori ed è uno dei punti di partenza dei battelli per la Riserva Naturale della Scandola, e può con tutta tranquillità essere definita un paesino isolato dal mondo ma nulla cosa rispetto a quello che si sarebbe successivamente rilevata Porto! Decidiamo di non fermarci nella baia di Galeria per il bagno ma di proseguire in direzione di Porto e transitare per Girolata! La strada ci riporta verso l'entroterra e comincia nuovamente a inerpicarsi
sul fianco dissestato di un colle: il Col de la Croix
...e qui facciamo i primi incontri con gli animali! Dapprima maialini
selvatici poi pecore ed infine mucche, mucche e ancora mucche ...tranquillamente
ciondolanti in mezzo alla strada (anche se viste le condizioni dell'asfalto
chiamarla strada è un eufemismo).
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Golfo di Girolata
Fatte le foto di rito riprendiamo l'incessante tortuosità verso Porto... decisamente i nostri piani dovettero cambiare... è proprio vero: in Corsica se si deve andare da un punto A ad un punto B la strada che sulla mappa sembra diretta, breve e tranquilla sarà sicuramente la più bella e panoramica ma decisamente anche la più impegnativa e lunga! |
Dopo un interminabile susseguirsi di sali-scendi, scollimaneti, passaggi
sottocosta e ripide scogliere finalmente scorgiamo in una stretta gola
la cittadina di Porto!
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Porto: Fantastico centro turistico (molto turistico e troppo
"vip" per i mei gusti), isolato dal mondo, immerso un una stretta
gola raggiunta da tre sole strade (da Calvì a nord, da Ajaccio a
sud e da Corte attraverso le montagne ....e dal mare ovviamente)
veramente una piccola perla.
Qui pranziamo e dopo poco decidiamo di riprendere il cammino preoccupati della strada che ci attendeva: era almeno il triplo di quella che avevamo fatto in mattinata! |
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Prendiamo verso l'entroterra ...verso la famigerata Scala di Santa
regina!
Poco dopo aver lasciato Porto la strada comincia rapidamente a salire
e tornate dopo tornate il clima si fa nuovamente fresco e piacevole e soprattutto
l'asfalto del manto stradale è tornato a poter esser degno di tale
nome!
Superiamo Evisa e ci immergiamo le buio di un bosco di
abeti, saranno alti almeno 20m, sembra di essere un una foresta dell'alta
"tedeschia"! :-))
Decidiamo di rilassaci un pochino in una radura a goderci il sole e
il fresco della montagna! Metto la freccia, accosto e posteggio....
appena scendiamo dalla moto ci accorgiamo di essere praticamente circondati
da "teneri" maiali selvatici liberamente pascolanti e in cerca di cibo.
Beh... poco importa basta che non importunino troppo e possiamo conviverci!
Quando riprendiamo dopo pochi km ci accorgiamo d'aver raggiunto il punto stradale più alto della Corsica il Col ed Vergio (1467m SLM)!
La strada scende velocemente attraverso la stazione sciistica (invernale)
e i pascoli erbosi... per giungere un un'ampia vallata dolce (Valle Restonica)costellata
di alpeggi e chalet sparsi. A fondovalle troviamo un bacino
artificiale e la cittadina di Calacuccia (punto di partenza per numerose
escursioni montane ai molti laghi in quota).
Continuando verso valle s'affronta finalmente la strada tanto famosa
quanto bella: Scala di S.Regina.... si tratta di un tratto di strada
di una 20ina di km (inizialmente rappresentava un sentiero anticamente
utilizzato dai pastori per la transumanza) interamente scavato a forza
nella dura pietra e con impressionanti dirupi nelle profonde gole del torrente
che scorre. Un immenso canyon tra rocce rosse e vegetazione scarsa
prevalentemente composta di arbusti!
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Verso le 17.30 improvvisamente il canyon finisce e con esso la strada
montana lascia il posto a una verde e rigogliosa pianura... siamo finalmente
guinti sulla N193 che assieme alla nuovissima e soprattutto veloce N1-197
ci riporterà presto al Campeggio attraverso enormi distese collinari
attraversando"in un attimo" mezza Corsica, ...contrariamente a quanto
fatto in mattinata!
Porto
Col de Vegio e Scala di S.Regina
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