BOLOGNA!   21 Dicembre 2000 



BCapoluogo di Regione e Provincia -Regione Emilia-Romagna, è a 54 m s.l.m. con 385.136 abitanti. All’unità d’Italia, nella regione si univano le legazioni pontificie e i ducati.    Il futuro capoluogo era solo il centro di una delle legazioni papaline. Vantava tuttavia la centralità geografica regionale, che ne avrebbe fatto un fondamentale nodo di traffico dell’Italia commerciale.    E’ sulla Via Emilia, ai piedi delle propaggini appeniniche con di fronte l’immensa pianura agricola. 

Il suo centro medievale, di sapore prevalentemente seicentesco e settecentesco nelle architetture, ricco di portici utili nelle asprezze del clima, era quello racchiuso dalle trecentesche mura. 

Nella geografia degli aggettivi è “la dotta” (Studio antico di circa nove secoli) e “la grassa” (per la ricchezza agricola, la sontuosità della cucina). Storia e sviluppo urbano. Con il nome “Bonomia” nel 189 a.C.,furono circa 3000 latini a fondarla, anche se il luogo era già abitato in età preistorica e successivamente da Etruschi e Galli Boi. All’esterno della città romana, Bologna si è ampliata in età medioevale soprattutto ad est ed a ovest in corrispondenza delle ultime mura del 1374. Nei secoli precedenti comunque Bologna ebbe altre cerchie intermedie. 

 

MAPPA DELLA CITTA'
(a cura del  Comune di BO)


Nel periodo antico e altomedievale la città si era ridotta della metà e le cosidette mura di selenite (materiale di costruzione) racchiusero la popolazione superstite. Erano gli anni un cui Bologna continuava a dipendere da Ravenna (sec. VI e VII). I Longobardi si erano fermati sul Panaro e conquistarono nel 727 una parte della città, che venne chiamata “addizione longobarda”. Fu però un dominio breve perché con la calata dei Franchi in Italia, Bologna fu concessa al Papa. Fu l’inizio di una doppia sottomissione, a Ravenna ed a Roma. Già dopo il Mille si veniva formando a Bologna uno dei maggiori Comuni dell’Italia Settentrionale.

La città riprende così ad espandersi e recupera la parte antica rimasta fuori dalle mura selenite. Alla fine del sec.XI è già in essere lo Studio Universitario che si ritiene fondato nel 1088; nel 1116 nasce formalmente anche il Comune che nella seconda metà del sec.XII talmente sarà cresciuto che avrà bisogno di una nuova cerchia muraria. Terminate nel 1192 queste nuove mura, dette dei torresotti, Bologna si affaccia sul sec.XIII che sarà il più glorioso della sua storia. Sono gli anni più fausti del Comune, che per primo in Italia libererà i servi con una legge del 1256 e che alla fine del sec. raggiungerà i 50.000 abitanti, diventando una delle prime dieci città d’Europa. Per comprendere nella città i borghi sorti fuori le mura si iniziano delle altre mura finite solo nel 1374 (ultime in ordine di tempo) e questo già fa capire il nuovo ristagno economico della città; con le lotte tra Guelfi e Ghibellini, poi, si avrà la fine del reggimento repubblicano e l’instaurarsi di governi signorili. 

La città non riesce a diventare capitale regionale e la tutela di Roma si farà sentire sempre di più. Il ‘400, dopo lotte anche religiose di ogni tipo, vedrà l’affermarsi della signoria dei Bentivoglio che crollerà alla fine del secolo insieme al palazzo omonimo sotto una rivolta popolare. Nel 1506 l’esercito di papa Giulio II entra a Bologna e dal 1513 farà parte dello Stato della Chiesa. Da quel momento Bologna non scriverà più la sua storia da protagonista, fino a quando non ci sarà la rivoluzione francese. Rilevante impulso agli studi superiori si avrà nel periodo napoleanico: la sede dell’Università sarà trasferita (1803) dall’Archigginasio a palazzo Poggi, già sede dell’istituto delle Scienze, e ciò favorirà il formarsi nella zona nord-orientale della città, un quartiere universitario dove sorgeranno anche l’Accademia delle belle arti, l’Orto Botanico e l’Orto Agrario. Solo nell’800, la pianta della città subirà ancora modifiche di notevole importanza. Nel 1902 saranno abbattute le mura. Negli anni sessanta e settanta, quando la popolazione di Bologna quasi triplicò rispetto ai primi decenni del secolo, lo sviluppo della periferia è stato tale da superare in estensione e in abitanti la città storica , e al di fuori di essa è nato per la prima volta un nuovo centro direzionale, il cosiddetto “Fiera district” vicino alla tangenziale.
 


 
Una passeggiata lungo i quasi 40 Km. di portici che ne decorano le vie permette di cogliere aspetti di vita ricca di umori, di seguire itinerari di shopping in prestigiose boutiques o presso piccoli o grandi mercati, anche alimentari, di far conoscenza con una realtà multiforme, culturalmente ed economicamente inserita nell'Europa del XXI secolo.

 

 

LINK  di BOLOGNA:

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http://www.guida-di-bologna.it/
 
 


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